Strane creature

di Tracy Chevalier.



Ecco un altro libro di questa autrice che mi ha stregato; avevo già parlato di "Quando cadono gli angeli" sul blog, e anche questo libro mi ha stupito. L'ho comprato senza leggere neanche la trama, solo perche' era di questa autrice, e non me ne trovo pentita.

Trama:

È il 1811 a Lyme, un piccolo villaggio sulla costa meridionale inglese. Le stagioni si susseguono senza scosse in paese e il decoro britannico si sposa perfettamente con la tranquilla vita di una provincia all'inizio del diciannovesimo secolo. Un giorno, però, sbarcano nel villaggio le sorelle Philpot e la quiete è subito un pallido ricordo. Vengono da Londra, sono eleganti, vestite alla moda, sono bizzarre creature per gli abitanti di quella costa spazzata dal vento. Margaret, diciotto anni, riccioli neri e braccia ben tornite, sorprende costantemente tutti coi suoi turbanti verdolini sconosciuti alle ragazze di Lyme, che se ne vanno in giro ancora con grevi vestiti stile impero.Louise, meravigliosi occhi grigi e grandi mani, coltiva una passione per la botanica che è incomprensibile in quel piccolo mondo dove alle donne è dato solo di maritarsi e accudire i figli.Ma è soprattutto Elizabeth, la più grande delle Philpot, a costituire un'eccentrica figura in quel paesino sperduto sulla costa. Ha venticinque anni. Dovrebbe comportarsi come una sfortunata zitella per l'età che ha e l'aspetto severo che si ritrova, ma se ne va in giro come una persona orgogliosamente libera e istruita che non si cura affatto di civettare con gli uomini. In paese ha stretto amicizia con Mary Anning, la figlia dell'ebanista. Quand'era poco più che una poppante, Mary è stata colpita da un fulmine. La donna che la teneva fra le braccia e le due ragazze accanto a lei morirono, ma lei la scampò. Prima dell'incidente era una bimba quieta e malaticcia. Ora è una ragazzina vivace e sveglia che passa il suo tempo sulla spiaggia di Lyme, dove dice di aver scoperto strane creature dalle ossa gigantesche, coccodrilli enormi vissuti migliaia di anni fa. Il reverendo Jones, un uomo con il volto squadrato, i capelli a spazzola e le labbra sottili che non stanno mai ferme, dice che le cose non possono stare in questo modo, perché sarebbe contrario alla Bibbia. Dio non può aver creato delle bestie così grandi per poi sbarazzarsene. Elizabeth Philpot però non solo presta fede alla ragazzina, ma la protegge anche dai cacciatori di fossili e dagli avventurieri che accorrono a frotte a Lyme. Tra questi anche l'affascinante colonnello Birch, un militare dritto e sicuro di sé dai bei capelli folti e neri, che infrange il cuore di Mary e suscita una morbosa, irresistibile attrazione nella maggiore delle Philpot. Basata sulla storia vera di Mary Anning, la ragazzina che a Lyme Bay portò alla luce il cranio del primo ittiosauro e rese così possibile quella svolta negli studi sull'evoluzione che trovò il suo coronamento nel 1859, con la pubblicazione dell'Origine delle specie di Darwin, Strane creature è una delle opere più riuscite di Tracy Chevalier: un'avvincente storia di donne che lottano contro le ottuse convenzioni di un'epoca per aprire la strada al progresso e alla conoscenza.
Da Neri Pozza editore.

Tutto inizia con le tre sorelle Philpot, Margaret, Louise e Elizabeth, che si trasferiscono da Londra a Lyme regis, il motivo? il fratello deve mantenere il loro tenore di vita e Londra è troppo cara!
"Lyme è frequentata principalmente da persone di mezz'età che non vi si recano solo in cerca della salute perduta, ma anche per non aggravare ulteriormente le loro precarie condizioni economiche, o dare respiro a rendite affaticate..."

Il fratello fa scegliere alle tre sorelle la meta desiderata da un libro:"Guida alle località termali e balneari - 1804", e la scelta ricade su Lyme, ma non solo da un pezzo di carta, grazie anche all'ottima impresione che suscita quando la visitano.

"Lyme mi parve subito il più attraente di tutti i posti che  avevamo visto quell'estate. Lyme Regis si è sottomessa al paesaggio che la circonda, piuttosto che piegarlo alle proprie esigenze. La scogliera che la sovrasta è così ripida che le carrozze  non possono discenderla...L'angusta stradina si spinge fin sulla riva e poi volge di colpo le spalle al mare risalendo il pendio, quasi fosse nadata a dare un'occhiata frettolosa alle onde. La spianata dove il minuscolo fiume Lym si getta in mare coincide con la piazza principale della città...Da lì le case si irradiano lungo la costa e su per il fiume; la più importante, Broad Street, è orlata di botteghe che si aggiungono alle bancarelle del mercato...Lyme è composta da due villaggi, uno di fianco a'altro, uniti da una piccola spiaggia...l'altra Lyme, non rifugge il mare, anzi lo abbraccia. E' dominata dal Cobb, una muraglia di pietra grigia che si spinge come un groso dito fra le onde, formando una quieta insenatura..."
Lyme Regis, Broad street 1905

Lyme Regis, Broad street 1955



Cobb, 1890 circa

Le tre sorelle si trasferirono al Morley Cottage, una piccola casetta sulla scogliera. Passare dal lusso di Londra a Lyme Regis, non deve essere stat facile, ma Elizabeth trova subito una grande passione.


Morley Cottage, ora Mariner's Hotel

Il giardino del Morley Cottage (Mariner's Hotel)
"A me batsò scoprire un'ammonite dorata che luccicava sulla spiaggia fra Lyme e Charmouth, per soccombere all'eccitazione che suscita la scoperta di un tesoro inaspettato. Presi a frequentare le spiagge assiduamente, anche se allora erano poche le donne attratte dai fossili. Veniva considerato un passatempo stravagante e sudicio e poco adatto a una signora."

Aggiungi didascalia
Ammonite AKA serpente fossile


E' in una di queste passggiate sula spiaggia, che Elizabeth incontra Mary Anning, una ragazzina, figlia dell'ebanista del paesino, Richard Anning. Tutti questi personaggi citati fino ad ora sono reali, e un curioso aneddoto è proprio la Chevalier a raccontarcelo nel suo poscritto: "Jane Austen visitò Lyme nel settembre 1804...di sicuro conobbe Richard Anning, perchè andò a chiedergli un preventivo per la riparazione di un baule...la austen giudicò la cifra esorbitante, tanto che si rivolse a un altro arigiano."
Qui potete vedere la lettera della Austen dove se ne fa menzione (fate un bel cerca con il cognome Anning e troverete il pezzo interessato).
Non passò molto tempo, era il 1811, che ci fu il primo ritrovamento di Mary.

"Li vidi subito: grossi denti, non in fila però, ammucchiati fra due strisce  più scure che dovevano essere le nadibole dell bestia. Le ossa della bocca erano lunghe...se ne vedeva un solo pezzo, ma sembrava rotondo, come un panino su un piatto. Lo fissavo e mi parve che anche lui mi guardase...
Ittiosauro

Mary trovò il primo scheletro di Ittiosauro, al tempo scambiato per un coccodrillo scartato da Dio; non si riusciva ancora a credere all'estinzione di alcune specie animali e molti personaggi erano scettici verso questi ritrovamenti. Infatti lo scheletro venne venduto al museo di William Bullock, nella Egyptian Hall a Piccadilly, e trattato come un fenomeno da baraccone con tanto di panciotto.

Insieme a William Buckland, un geologo attratto dai fossili, arriva anche il secondo scheletro di ittiosauro.
 Nel racconto del libro oltre ai fossili, che sono i protagonisti, c'è anche la vita delle due donne, Elizabeth e Mary e il loro ruolo nella società. Mary si innamora di un forestiero, il colonello Birch, con cui scoprirà il suo terzo Ittiosauro e acui lascerà l'onore della scoperta. Per colpa sua Mary entra in un stato d'animo apatico  e smette di cercare i fossili, portando la sua famiglia alla fame, in quanto i fossili erano il loro sostentamento principale.

Oltre ai "Coccodrilli" sulle coste di Lyme ci sono molti altri fossili.

Stella marina

Belemnite AKA dito del diavolo
Nel 1820 Mary trova il suo primo Plesiosauro:

"Mary aveva scoperto un'accozzaglia di ossi  che aveva ricomposto alla bell'emeglio...definendolo Plesiosauro, ovvero "quasi lucertola". Aveva il collo allungato ed enormi pinne natatorie. William Buckland lo paragonava a u serpente infilato in u guscio di tartaruga."




Plesiosauro
Oltre a tutti questi bellissimi ritrovamenti il palcoscenico è occupato dalla vita monotona di Elizabeth, che è una zitella, e dagli stenti di Mary, nata povera, anche i ritrovamenti non le portarono ricchezza se non momentanea, in quanto veniva sfruttata dai vari curiosi e dagli studiosi che giungevano da utto il paese per vedere la famosa cacciatrice di fossili.

Qui sotto ci sono vari link interessanti su Lyme Regis e le sue coste jurassiche.
http://jurassiccoast.org/
http://www.lymeregismuseum.co.uk/

Qui un bell'articolo su Mary.
E qui una recensione su strane creature bellissima e molto completa.

Se guardate bene vedrete ancora, sulla spiaggia di Lyme, due donne che passeggiano sulla spiaggia in cerca di fossili.





Insieme nel silenzio

Io e Mary siamo a caccia di fossili sulla spiaggia, lei cerca le sue creature, io i miei pesci. Gli occhi fissi su sabbia e scogli, pecorriamo il bagnasciuga, ciascuna col suo passo. Mary si ferma e squarcia una pietra per capirne i segreti. Io frugo tra l'argilla sperando in qualcosa di nuovo e prodigioso. parliamo poco perchè non ne abbiamo bisogno e ci perdiamo ognuna nel suo mondo, felici, l'una a due passi dall'altra, insieme nel silenzio.


Lady Almina e la vera storia di Downton Abbey

di Lady Fiona Carnarvon.


Scritto dall'attuale contessa di Carnarvon, Fiona, moglie dell'ottavo conte proprietario dello splendido castello di Highclere, 405 ettari nella contea inglese dello Hampshire, noto ai telespettatori di tutto il mondo per ospitare le riprese del telefilm Downton Abbey.

Nel libro,viene raccontata l'intera vita della sua antenata, Almina, quinta contessa di Carnarvon, vissuta agli inizi del'900, che ha ispirato il personaggio di Cora nel telefilm.





Lady Fiona Carnarvon



Lady Cora Crawley, contessa di Grantham

Almina sposa il quinto conte di Carnarvon, il 26 giugno 1895, e, da Almina Victoria Maria Alexandra Wombwell, diventa la quinta contessa di Carnarvon, nonchè la proprietaria di Highclere.


Highclere  castle oggi


Lady Almina da piccola


Tutto il libro è ricco di informazioni sulla vita dei conti, dal loro matrimonio, alla scoperta della tomba di Tutankhamon in Egitto; raccontato in modo un pò dispersivo, alcune volte, ma gli aneddoti sono talmente tanti che mi sembra normale.





Come una finestra sulla bella vita nell'età d'oro dell'aristocrazia, passando per la guerra, in cui il castello è stato trasformato in ospedale, fino alla fine dei giorni dei conti di Carnarvon.


il castello trasformato in Ospedale durante la guerra


La mappa del castello di Highclere


Qui una bella intervista a Lady Fiona.







L'ombra del silenzio

di Kate Morton.


Questo è, dopo "Il giardino dei segreti", "Una lontana follia" e "Ritorno a Riverton Manor", il quarto libro di questa autrice che leggo, che non smette di sorprendermi e affascinarmi.


Trama:
1961. È una splendida giornata d'estate e la famiglia della sedicenne Laurel è in partenza per un picnic sulle rive del fiume che scorre vicino alla sua fattoria, nel Suffolk. Mentre tutti sono indaffarati nei preparativi, la ragazza si rifugia nella casa sull'albero della sua infanzia, e inizia a sognare. Sogna di Billy, il ragazzo che le fa battere il cuore, e di trasferirsi a Londra, dove è sicura che la aspetti un futuro straordinario. Ma prima che il sole tramonti su quel pomeriggio idilliaco, Laurel assiste, non vista, a un crimine terribile. Un segreto che custodirà per anni e anni. 2011. Come aveva spesso fantasticato, Laurel è diventata un'attrice famosa e amatissima. Nemmeno il successo, però, ha potuto dissipare le ombre lunghe di quel passato lontano. Ossessionata dagli oscuri ricordi di ciò che accadde cinquant'anni prima, Laurel ritorna alla casa nel Suffolk per ricomporre i frammenti di una storia rimasta sepolta troppo tempo. La storia di un uomo e due donne, cominciata per caso nella Londra semidistrutta dalle bombe della Seconda guerra mondiale. Una storia di passioni fatali che segnerà tragicamente i destini di quei tre giovani tanto diversi eppure uniti da un indicibile mistero. Quello che solo Laurel, testimone innocente di un delitto nell'estate della sua adolescenza, è in grado di svelare. L'ombra del silenzio è una grande saga famigliare ricca di segreti e costellata di gelosie e tradimenti dalle conseguenze tragiche quanto imprevedibili. Un romanzo travolgente, pieno di rivelazioni e svolte inattese, che incalzano il lettore fino all'ultima parola.



Il libro è diviso in tre parti dedicate a tre personaggi: Vivien, Dorothy e Laurel.
La storia si apre con Laurel che vede qualcosa...la morte di un uomo, poi, gli anni passano e lei si accorge che non conosce il passato di sua madre, ormai vecchia, e soprattutto conosce parte del suo segreto che l'ha coinvolta.
“Chi sei Dorothy, e chi eri prima di diventare nostra madre?”

Tutto inizia durante la giovinezza di Dorothy, madre di Laurel, nel periodo della prima guerra mondiale a Londra, dove al numero 7 di Campden Grove lavora come cameriera personale di una anziana nobildonna, Lady Gwendolyn Caldicott.

Campden Grove 7, Londra (oggi)


Ha lasciato la sua famiglia, ed è fidanzata con Jimmy, giovane reporter fotografico, con cui si vuole sposare. La vita sembra averle sorriso, nella casa di fronte vive la sua amica Vivien, al numero 28, una bellissima donna, sposata con un famoso scrittore.

Campden Grove 28, Londra (oggi)

Questa sembra la vita della madre di Laurel, ma un uomo torna e sconvolge tutto, chi era? perchè la conosceva? che fine ha fatto l'amica di Dorothy, Vivien? erano davvero amiche?

Tutta la storia non segue un ordine cronologico, ma passa principalmente dagli anni della giovinezza di Laurel, il 1961; gli anni di Dorothy e Vivien a Londra 1941; il presente in cui Laurel indaga, 2011, e ci sono anche dei ritagli della giovinezza in Australia di Vivien.


Un'ipotetica ambientazione per la fattoria di Coventry dove è cresciuta Laurel
Ogni ambiente è ben studiato, come ogni personaggio gioca il suo ruolo fino alla fine. La guerra è una delle protagoniste nella storia, grazie alla quale Dorothy e Vivien si incontrano e scontrano; Londra con le sue ambientazioni intriganti fa da sfondo sia al passato che al presente.
Tutte le vite si intrecciano, per risolvere il mistero della madre di Laurel, in un racconto avvincente che tiene con il fiato sospeso e la curiosità fino all'ultima riga stampata.

Dorothy e Vivien









L'Eleganza del riccio

di Muriel Barbery.

"Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. È l'effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte."


Ho iniziato questo libro tanto tempo fa, nel 2008, allora non ero riuscita ad arrivare nemmeno alla metà delle pagine che mi annoiavano a morte, oggi invece lo adoro.



Il libro è il racconto di due persone, Renée portinaia in un palazzo di lusso a Parigi, dove vive Paloma, una ragazzina figlia di una famiglia ricca del palazzo.

Tutto si gioca sulle apparenze e sui segreti.
Renée all'apparenza è la classica portinaia, vecchia, acida e con un gatto ciccione. Paloma sembra la classica bambina di 12 anni ricca, viziata e un pò stupida. Ma nessuna delle due è così.

Renée è una studiosa autodidatta, in quanto povera, e nasconde ai condomini le sue innumerevoli conoscenze, passioni e letture.

Fortunatamente è portinaia al numero 7 di Rue Grenelle a Parigi, un palazzo signorile, dove nessuno sospetta di lei, in quanto si credono tutti superiori e di ben altra classe sociale.




Nella sua vita Renée si interroga sull'ideologia tedesca, la fenomenologia, davanti alla televisione non guarda scadenti soap opera, ma va in estasi per Morte a Venezia.


Paloma, invece è scontenta della sua vita e delle persone che conosce, pensa che tutti abbiamo il destino scritto in faccia e che tutti prima o poi finiamo nella boccia dei pesci.


"Sogni le stelle
nella boccia dei pesci
rossi finisci"


Così, inizia a scrivere due diari, uno con i pensieri profondi, che le nascono dalle situazioni quotidiane che vive, e uno cercando di trovare del bello nel mondo in cui vive, con la speranza di non realizzare il suo piano.

Paloma, dotata di una intelligenza fuori dalla norma, per una ragazzina di soli 12 anni, e, aggiungo io, uno spiccato senso dell'osservazione e del pensiero, decise di suicidarsi e di appiccare fuoco all'appartamento dove vive, il giorno del suo 13 compleanno, per far capire alla sua famiglia che cosa prova.
Paloma ha una passione per il Giappone, e l'oriente, studia la lingua giapponese e il suo hokku preferito di Basho è:


"Con i gamberi
nei capanni da pesca
svariati grilli."

Nei suoi diari ci sono innumerevoli spunti per apprezzare o deridere la vita che gira intorno a lei, ma anche a noi.


Pensiero profondo n°3

Quelli più forti
fra tutti gli uomini
non fanno nulla
parlano solamente
parlano di continuo




Paloma trova spunti di rflessione ovunque, anche in pasticceria Da Angelina, in Rue de Rivoli.

Angelina

I due mondi delle protagoniste rimangono separati fino a quando un'appartamento viene venduto, fatto che sconvolge la vita regolare del palazzo, e acquistato da un ricco signore giapponese.
Subito Renée si tradisce, quando l'uomo le chiede se conosceva i vecchi proprietari:

"No" rispondo sulle mie,
"non li conoscevo particolarmente ben, era una famiglia come le altre qui",
"Si, una famiglia felice",
"Vede, tutte le famiglie felici sono simili fra loro" borbotto
per togliermi d'impaccio.
"Ma ogni famiglia infelice è infelice a modo suo" mi dice lui
guardandomi con aria strana, e di nuovo, trasalisco.

Questa è la frase iniziale di Anna Karenina di Lev Tolstoj, di cui il gatto di Renée porta il nome dell'autore.
Monsieur Ozu, il nuovo condomino giapponese, è un uomo intelligente e sofisticato, con Renèe condivide moltissime passioni.
La passione per Anna Karenina ( i suoi gatti si chiamano Kitty e Levin, come due personaggi del romanzo) e i film.
Insieme vedono Le sorelle Munekata, un film di Yasujiro Ozu, mangiando il gloutof, un piatto preparato dalla migliore amica di Renée, Manuela.

Gloutof
Per l'arte, dove al loro primo incontro, lei rimane rapita e imbambolata davanti ad un quadro di Pieter Claesz, di cui adora le opere, che Monsieur Ozu ha in casa.


Quando Monsieur Ozu, invita Renée al ristorante per festeggiare il compleanno di lui, lei descrive dall'atmosfera dell'ambiente, come in un film di Ridley Scott, Black Rain.
Anche le descrizioni delle pietanze, presentate come uno dei piaceri della vita, sono molteplici in tutto il libro e da far venire l'acquolina in bocca.


Alla fine, senza svelare nulla, il senso.

 "Io e Kakuro siamo scesi in guardiola. Ma attraversando il cortile,
ci siamo fermati di colpo tutti e due nello stesso istante:
qualcuno si era messo al piano e sentivamo benissimo quello che stava suonando.
Credo fosse Satie, un pezzo classico...
So solo che ci siamo fermati e abbiamo respirato lungamente, lasciando che il sole scaldasse i nostri visi...
E' come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai.

Perchè d'ora in poi, per te, andrò alla ricerca dei sempre nel mai.
La bellezza, qui, in questo mondo."



Camelie






Copertine del libro nel mondo


Dal libro è stato tratto liberamente anche un film: Il Riccio di Mona Achache.
Profondo, bellissimo.





Scene dal film

il murales di Paloma






" l'importante non è morire, ma cosa si fa nel momento in cui si muore. "

I sogni perduti delle sorelle Brontë


Questo è il secondo libro di questa autrice che leggo e devo dire che la trovo molto brava.
Si tratta di una biografia romanzata della vita di Charlotte Brontë, o meglio, di uno spin-off.
Questo genere di libro parte dalla storia di un romanzo originale e ne approfondisce una parte della storia prima (prequel), dopo (sequel) oppure aggiunge vicende della storia parallelamente, gli spin-off per l'appunto.
Anche l'altro romanzo di questa autrice, Il diario perduto di Jane Austen, di cui ho già scritto qui, era un romanzo di questo genere, e Syrie James ha dato prova in entrambi di grande bravura nell'imitare lo stile letterario delle scrittrici protagoniste e di aver fatto ricerche approfondite delle loro vite.
Nei Sogni perduti delle sorelle Brontë molti avvenimenti del libro sono realmente avvenuti.





Trama:

Ho scritto delle gioie dell’amore. A lungo, nel mio cuore, ho sognato di legarmi intimamente a un uomo; ogni Jane, credo, merita il suo Rochester. Eppure, da tempo avevo perso ogni speranza di provare quell’esperienza in vita mia. Al suo posto mi sono dedicata alla mia professione e ora, che l’ho trovata, dovrei abbandonarla? È possibile che una donna si doni completamente sia a un lavoro sia a un uomo? Possono la sua mente e il suo spirito coesistere in pace? Così dev’essere; perché la vera felicità, ne sono sicura, non la si può raggiungere in altro modo.» Ci sono segreti che una donna non può rivelare nemmeno alla più cara delle amiche, dubbi che possono essere sciolti soltanto cercando la verità più profonda del proprio cuore. Per questo Charlotte Brontë amava così sinceramente il suo diario. Solo a lui poteva confidare i segreti più intimi del suo animo: la verità sull’uomo che era entrato nella sua vita in un giorno di tempesta, un uomo rude, quasi sgradevole, ma anche forte e in grado di proteggerla dal mondo, che Charlotte aveva iniziato ad amare in segreto. Nei suoi diari, Charlotte Brontë racconta la propria vita, quella della sorella Emily, le loro aspirazioni come giovani scrittrici in un mondo di soli uomini. E, soprattutto, confida la storia del suo grande amore. 
Il libro inizia con l'autrice che fa credere a noi lettori che siano stati ritrovati i diari personali di Charlotte Brontë, di cui purtroppo non si sa nulla.




Haworth- U.K
Tutto il romanzo è sviluppato come un diario quindi; Charlotte inizia la sua narrazione dalla proposta di matrimonio di Arthur Bell Nicholls e poi va a ritroso, dal primo giorno i cui il curato arrivò ad Haworth; dopodichè si tuffa nei ricordi del soggiorno di Charlotte nel Belgio, dove si infatua del suo professore, Constantin Héger fino ad arrivare alla sua storia d'amore.

I luoghi sono ben descritti:
Haworth, nello Yorkshire, è il paese dove vivono le tre sorelle Brontë, Charlotte, Emily ed Anne.
La famiglia viveva nella canonica insieme al padre, Patrick e al fratello, Branwell.
La brughiera è un altro luogo protagonista del romanzo, le tre sorelle vi passeggiano moltissimo e vi passano momenti ricchi di ispirazioni per i loro romanzi.








La canonica di Haworth
Patrick Brontë



La brughiera

Un altro luogo importante è il Pensionnat Héger, la scuola che frequentarono Charlotte ed Emily in Belgio, a Bruxelles.

Pensionnat Héger
Il giardino del Pensionnat
Mappa nel 1843
la vecchia mappa con la mappa attuale sovrapposta

Qui Charlotte si infatuò del suo professore, ci mise anni prima di metter da parte i suoi sentimenti e riuscire a dimenticarlo. Anche se del loro rapporto non vi sono prove, nei suoi romanzi Charlotte lascia trasparire abbondantemente che il tempo passato in Belgio è stato molto importante per lei ed è stato anche di grande ispirazione.

Altro luogo, che a me è piaciuto molto, è stato Cuba House, la casa in cui è cresciuto Arthur Bell Nicholls in Irlanda.



A Cuba House passarono parte della loro luna di miele insieme ai parenti dello sposo. Nel libro è descritto tutto molto bene e i sentimenti di Charlotte traspaiono da ogni pagina.


Cuba House
Marito di Charlotte
Certificato di matrimonio di Charlotte e Arthur
"Il mio cuore era intimamente unito al suo...


Le sorelle Brontë

Questa è una foto, di cui non si sa moltissimo, di cui si dice ritragga le tre sorelle, e di cui l'autenticità non è certa. Certo è il mistero che lascia questo scatto fotografico.
Qui troverete un sito molto interessante che cerca di spiegare i pro e i contro di questa meravigliosa fotografia.

                      

i tre pseudonimi usati dalle sorelle Brontë
per pubblicare i loro libri



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Copertina originale del libro

Copertina in Corea



Charlotte Brontë